Era il 4 gennaio 2018, lo ricordo come se fosse oggi, non riuscivamo a cavarne piede per quanto riguarda la creazione dalla App iOs (chiunque conosce questo mondo sa benissimo che la Apple è molto selettiva e restrittiva nel concedere lo spazio nel loro store e se non rispetti i loro canoni e le loro ferree direttive non andrai mai nello store).

Chiedemmo aiuto ad un team che lavora in ambito tecnologico-informatico e che tutt’oggi è parte integrante ed una colonna fondamentale del nostro progetto, un team di persone speciali e di amici che ci ha dirottato verso la retta via del nostro progetto, senza di loro probabilmente non ce l’avremmo mai fatta.

Era una corsa contro il tempo, volevamo partecipare a tutti i costi all’Expo sanità di Bologna, che era a metà aprile 2018, ma era già il 12 gennaio, mancavano 3 mesi e ci trovavamo con un progetto da rifare da capo a piedi, non concettualmente e di contenuti, ma a livello di tecnologia, funzionalità, user experience, rifare la app in maniera nativa, quella Android, e fare dall’inizio quella iOs.

Oggi ci fermiamo a guardare quello che abbiamo fatto (con l’aiuto di tutti quelli che hanno contribuito, chi più chi meno, tutti quanti sono stati importanti e fondamentali per mille motivi) e mi viene da sorridere.

Constatare che ne è valsa la pena è la vittoria più grande, perché sono state davvero tante le volte in cui ci siamo detti: ma chi ce lo ha fatto fare? Investire un patrimonio, rinunciare agli ultimi 4 anni di vita per pensare e lavorare sodo solo su questo progetto e non sapere come sarebbe andata a finire è stato veramente folle.

Alla fine all’Expo siamo andati, siamo andati incompleti, siamo andati zoppi, siamo andati senza esperienza, siamo andati senza aver mai partecipato ad un evento, ma è stato un successo, l’Expo ci ha dato una conferma fondamentale, l’idea era quella giusta, il progetto era quello giusto. Abbiamo incontrato tanti professionisti che ci hanno fatto capire che dovevamo perseguire su quella strada, i feedback sono stati numerosissimi e super positivi, l’intuizione del 2015 si era rivelata corretta, nessuno aveva un sistema simile al nostro, nessuno aveva mai realizzato un sistema con quelle stesse finalità che avevamo noi.

Rientrati dall’Expo c’erano ancora tante cose da fare….veramente tante.
Quello che abbiamo portato all’Expo è un lontanissimo parente del Medical Revolution di oggi….ci sono stati tanti upgrade…tante evoluzioni e soprattutto tanti progetti per il futuro, che saranno unici nel settore e rivoluzionari, proprio come è già Medical Revolution.